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Che cosa è la calcolosi urinaria?
E’ una affezione caratterizzata dalla formazione di piccole “pietre”,
denominate calcoli, all’interno delle vie escretrici urinarie (reni e vescica).
Essi sono costituiti da cristalli di sali e da materiale organico (proteine,
batteri, cellule derivanti dall’epitelio di rivestimento delle vie urinarie)
presenti normalmente nelle urine che precipitano e conglomerano fra loro. I piccoli
cristalli sono normalmente eliminati con le urine; quando ciò non avviene,
aumentano progressivamente di volume passando dalle dimensioni di un granello
di sabbia fino a quelle di un uovo di gallina.
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Quanti sono i soggetti affetti da litiasi urinaria?
Si calcola che circa il 10% della popolazione abbia un episodio di calcolosi
urinaria nell’arco della vita. Si tratta per lo più di soggetti
di età media e di sesso maschile. Tuttavia l’affezione litiasica è riscontrabile
anche in età pediatrica. Va inoltre tenuto presente che circa il 50%
dei pazienti può avere una recidiva nei 10 anni successivi al primo
episodio.
Che cosa può influenzare la formazione
di calcoli?
- Condizioni ambientali e stili di vita: la litiasi renale è una malattia
diffusa nei paesi economicamente sviluppati (Europa, America del Nord,Australia)
ed è direttamente correlata all’assunzione di proteine, tanto
che questa affezione è in continuo incremento nell’ultimo decennio.
- E’ più frequente nei Paesi caldi, dove per una maggiore sudorazione, si producono urine più concentrate con conseguente maggiore possibilità di precipitazione di sali.
- Fattori genetici e familiari: la probabilità di sviluppare una calcolosi dell’apparato urinario è 3 volte maggiore nei soggetti che hanno parenti affetti da calcolosi urinaria, anche se non è stata individuata una chiara trasmissione genica dai genitori ai figli se non in rari casi.
In quali circostanze si formano i calcoli?
Nell’etiopatogenesi della litiasi possono essere individuati fattori
organici e fattori funzionali.
- Fattori organici : malattie malformative (stenosi del giunto pieloureterale, rene a ferro di cavallo etc.), malattie acquisite delle vie urinarie (stenosi e inginocchiamenti ureterali, presenza di fili di sutura non riassorbiti, e comunque qualsiasi ostruzione acquisita del tratto urinario superiore ed inferiore). Tutte queste patologie si caratterizzano per un alterato deflusso urinario. Le infezioni urinarie croniche che di solito si associano a tali affezioni sono fattori favorenti la litiasi.
- Fattori funzionali : endocrini (iperparatiroidismo) e metabolici (ipercalciuria, iperuricosuria, iperossaluria, cistinuria) .
- Altri fattori : scarsa assunzione di liquidi, dieta ricca di proteine, elevata assunzione di vitamina C o di farmaci antivirali.
Va ricordato inoltre che nelle urine sono presenti delle sostanze denominate “promotori” ed “inibitori” della litiasi; l’eccesso degli uni o una carenza degli altri inducono la formazione di calcoli.